Non c'è alcuna prova che la pedofilia sia in aumento rispetto al passato , nè che i pedofili siano peggiori oggi che un tempo. E' vero che aumentano lentamente le denunce in Italia , ma questo avviene in piena campagna relativa al fenomeno della pedofilia (che dura da diversi anni).
Si condannano anche piu' pedofili (maschi) per abusi sessuali , ma in misura decisamente inferiore alle denunce. E' probabilissimo che alla fine dell'anno 2007, alla luce del clamore degli avvenimenti a Rignano Flaminio, assisteremo una consistente aumento di denunce, di avvistamenti di pedofili o di denunce di maltrattamenti .

C'è invece prova che la pornopedofilia si diffonde e che esistono dei network che la sfruttano, forse anche delle organizzazioni malavitose. Detto questo non è esattamente come pensare di avere il maniaco che sta saltando addosso a tuo figlio.
Il rischio che tuo figlio venga abusato da una simile organizzazione è infinitamente minore del rischio che tua figlia, appena maggiorenne, si dedichi al meretricio. E quest' ultima probabilità d'altro canto è infinitamente inferiore alla probabilità che posi per fotografie pornografiche di sua volontà, tanto per fare esempi scandalosi, ma per nulla insignificanti.

I casi di bambini scomparsi è altro tema , riguarda sicuramente l'abuso, ma non necessariamente sessuale come si tende ad accreditare a volte con faciloneria ; oltre tutto i bambini realmente scomparsi si contano sulle dita degli arti.
Va segnalato infine il caso di un aumento della pedofilia riguardante abusanti e abusati immigrati, ma non si può dire alcunché sulla incidenza relativa.

Ci sono anche prove inconfutabili che in alcuni paesi emergenti o poveri interessati a flussi dal turismo esiste un consistente abuso di minori (ma non piccoli di 3/5 anni) del luogo ; questo turismo sessuale sembra correlato alla povertà e alla velocità di crescita tumultuosa della ricchezza per poche élite (es. Brasile, Romania, Oriente, Africa) . Questi paesi , per inciso, sono anche quelli dove fin dagli anni 80/90 si è assistito al fenomeno delle adozioni di coppie italiane , tanto frequenti che portò alle coppie italiane la non infrequente accusa di "acquistare" i bambini, se non di rapirli, per via della pratica di ungere le ruote ai tribunali dei luoghi al fine senellire pratiche internazionali che restavano lunghe e laboriose.

Se è vero che il turismo sessuale esiste da tempo (anni '80), è anche vero che diverse fonti sostengono che l'abuso di minori in quei paesi è un fatto prettamente locale, della popolazione locale, anche dal punto di vista malavitoso e anche probabilmente dal punto di vista della produzione pedopornografica.
I tassi di a
buso sessuale di minori in generale in questi paesi sono decisamente più elevati che non nei paesi occidentali, di molte lunghezze.
Ma nella maggior parte sei casi resta confinato nel luogo , consumato da persone del luogo a danni di minori del luogo.

Noi occidentali contribuiamo ad alimentare sia la pedopornografia che il turismo sessuale, inutile nasconderselo.
Una domanda occidentale di queste perversioni quindi c'è , ma la sfortuna s'abbatte per lo più suiragazzi di quei paesi dove, per altro si arriva, con poche centinaia di euro. In realtà la stragrande maggioranza dell'abuso sui minori anche in quei paesi (parlo sempre di abuso sessuale) è locale, cioè consumato da quegli abitanti.

Si abusa di chi sta vicino, non di chi è piu lontano, per il semplice motivo che si conosce il territorio, tranne nel caso del turismo sessuale che tuttavia interessa prevalentemente ragazzi del luogo in eta' postpuberale, non bimbi di 3/5 anni.
Sono tutti paesi dove si deve diventare "grandi" alla svelta, e si rimane gravide anche alla svelta.
Comunque anche in questi paesi poveri l'abuso sessuale di bimbi piccoli e infinitesimo rispetto ai quello degli adolescenti o degli immediatamente preadolescenti. Detta in altre parole povere e a mo' di esempio : i ragazzini oltre i 10 anni si prostituiscono sì per strada per i turisti, ma i ragazzini abusati sessualmente sono in stragrande maggioranza adescati dai loro concittadini .

Non piace ? Nemmeno a me, ma non elocubriamoci sopra troppo.
Pensando a Rignano, i nostri figli vivono in Italia e se hanno 3/8 anni difficile li tocchino. Forse li guardano, ma non li toccano.
La probabilità teorica di un simile abuso sessuale in età precoce in Italia (come in coccidente) e' infatti inferiore ad 1 caso per 3 milioni di abitanti.

Le denunce di abuso sessuale in Italia sono circa (largheggiando) un migliaio nell'ultimo anno (da Rignano in poi sicuramente aumenteranno) per tutte le classi di età , ma molte di queste denunce si risolvono in assoluzioni e non perché gli avvocati della difesa siano particolarmente bravi e i pedofili particolarmente furbi, ma perche' semplicemente molto spesso l'abuso sessuale non c'è mai stato. Non infrequentemente la denuncia di abuso scaturisce dal desiderio di concludere in fretta un divorzio o avviare una separazione.

Resta il fatto incontrovertibile che i casi di abuso sessuale sono il più spesso racchiusi tra nelle mura domestiche , mentre la visibilità dei media lo fa percepire prevalentemente come una urgenza ed emergenza esterna nei luoghi di ritrovo o pubblici.

Se tutte le denunce di pedofilia venissero pubblicate con i toni attuali e a queste si assommasero anche le condanne di denunce pregresse, noi troveremmo ad avere paradossalmente 3 casi di pedofilia al giorno urlati sui giornali e la loro visbilità risulterebbe emozionalmente decuplicata. E' esattamente ciò che viene raffigurato da chi fa della antipedofilia la sua battaglia ossessiva.
Ma si tratta di un effetto ottico non di una realtà corposa, in cui quel che più conta per l'abusologo professionista è l'orrore che si prova. Anche ipotizzando una forma di pubblicazione perfetta i casi reali non muterebbero di molto e la loro incidenza sulla popolazione rimarrebbe ogni anno pressochè costante e infinitesima, ovvero tra i 200 e i treceno casi all'anno, spesso recidivi.
Ben di altra incidenza sono i maltrattamenti dell'infanzia, che assumono aspetti assolutamente diversi, e in cui la componente di violenza sessuale è minima.

Riassumiamo: la pedofilia esiste in Italia come ovunque ma è fortunatamente circoscritta a pochi casi come in tutto l'occidente, di questi casi alcuni riguardano stranieri e comunque pochissimi bimbi in età scolare (cumulati nel tempo).
La pedopornografia è più diffusa, ma riguarda la fruizione di immagini ed è in relazione al diffondersi di internet, all'adescamento in chat, e probabilmente si avvale di centri di produzione dislocati all'estero. La stragrande maggioranza di abusi sessuali in tutto il mondo e per tutti i minori, e per ogni forma, trova spiegazione all'interno della famiglia o nell'immediate vicinanze.

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