Mi hanno tirato le orecchie, l'idea di una patrimoniale non va giù.

Guardiamo le cose infaccia: abbiamo un deficit statale stratosferico che produce interessi crescenti. I capitali necessari per una ricostruzione non ci sono per una seria politica economica. Tutto vien speso al servizio della spesa corrente , del debito che si autoalimenta e delle emergenze; una parte del paese è scarsamente produttiva e l'altra sottocapitalizzata.
Ci vengono tuttavia recitati due narcotici mantra:

- l'indebitamento riguarda lo Stato, non le famiglie e questo ci garantirà una ripresa veloce e duratura. Ovviamente è la situazione speculare a quella Usa (famiglie indebitate e stato appena di meno) che poi è sfociata nei debiti gemelli crescenti. Ma il mantra nostrano è già un falso all'origine: dà per scontato che il debito pubblico non si espanda al privato, cosa vera solo se fosse di breve periodo, una necessità transitoria.
Ma da noi dura e peggiora da 25 anni...

- la crisi c'è ma non è poi così grave e riguarda gli altri. E' il secondo narcotico mantra. Di questo fa piazza pulita il Tesoro stesso con dati quasi agghiaccianti sul debito/pil già al 114 % quest'anno, ma 117 % il prossimo ; disavanzo al 4,6%. Ciliegina sulla torta disoccupazione all'8,6%.
Ma al Tesoro il mantra è di casa: "Non ci sono in Italia squilibri interni che hanno contribuito ad appesantire, e in alcuni casi hanno determinato, l'attuale congiuntura sfavorevole di altri Paesi. Questo - viene sottolineato - lascia pensare che, non appena sarà superata l'attuale fase di difficoltà della domanda mondiale, l'economia italiana potrà contare su una base più solida per la sua ripresa."
Clap, clap.

La domanda è semplice: si può raccogliere capitali con debiti crescenti , capitali decrescenti e redditi ristagnanti e entrate fiscali decrescenti, attendendo mani in mano che la situazione mondiale migliori ?
Non si può, è pura utopia per un paese oltretutto con questi problemi: crescita demografica assicurata dal solo saldo migratorio in presenza di un invecchiamento della popolazione, imprese minuscole e comunque tutte sottocapitalizzate e dipendenti dal credito di fornitura, investimenti in ricerca e sviluppo pari quasi a zero, disoccupazione(palese più nascosta) crescente , produttività decrescente e produzioni grandemente delocalizzate, evasione fiscale ben sopra la media mondiale, chiusura progressiva di aziende, grandi imprese in mano alle banche e comunque dipendenti dalla commesse dello stato, dipendenza energetica.

Assolutamente impossibile, a meno di fare un po' di scorte, la dove c'è un po' di grasso.
E la FIAT !??. Chiedetelo al governo USA, per quel che si vede la Fiat non spende quasi una lira. Una Alitalia (molto più chiara) d'oltreoceano.

Piuttosto che spot, non sarebbe meglio darsi la sveglia ?



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