Si ricomincia con eccessi di ogni tipo, l'ultimo è quello di Alemanno sul buco di Roma, rimpallato sui quotidiani a titoli sensazionali. Il bilancio della Capitale avrebbe un buco, secondo la stampa , in cifra oscillante tra 6 e 9 miliardi di euro. Una cosa spaventosa, non c'è che dire.
Peccato che in realtà non si tratti di un deficit, ma di un indebitamento o di impieghi previsti.
Nessuno in Italia legge o sa leggere un bilancio, figuriamoci i rappresentanti politici e i giornalisti tromboni.

Poi sulla stampa e per Berlusconi il Buco da fallimento diviene un indebitamento pazzesco. Si puo' ben discutere, ma si tratta di un indebitamento, oltretutto non più pazzesco di quello di altri comuni Italiani, ancor prima che europei.

"Berlusconi espone le sue preoccupazioni sul bilancio del Campidoglio spiegando di aver ''fotografato un'emergenza che mi ha stranito: in nessuna citta' di Europa ci possono essere debiti per 16.000 miliardi di vecchie lire, e' una cosa che mai avrei immaginato, francamente incredibile, e' un emergenza e spero che quello che accade non sia vero."

Tanto inimmaginabile che...
Milano: bilancio previsionale triennale
Totale uscite previste per il 2008: 13,600 miliardi, pari a 27.ooo miliardi delle vecchie lire.

Il debito italiano è elevato ovunque, fatto da tante finanze allegre. Iniziò negli anni '80 quando la classe politica e numerosi teorici sostenevano che la necessità del pareggio del bilancio era un fatto tendenziale, non un imperativo di breve respiro. Talmente tendenziale che da allora non ha fatto che allargarsi, per trent'anni. I responsabili di quella folle idea son sempre li', tra le pieghe di raggruppamenti politici diversi. Qualcuno è morto in contumacia. Sarebbe ora di metterci un rimedio, ma gabolare un indebitamento, sempre eccessivo, per un deficit maturato in quattro e quattr'otto è una una battuta ad uso mediatico.

Non c'è tregua, siamo al falso quotidiano, alla turlupinatura permanente. Esattamente come nel 2001.



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