Durata media dei titoli di Stato Italiani
fonte : Dipartimento del Tesoro

Nel 1982 lo stato Italiano si indebitava, tramite l'emissione di titoli di stato, per circa un anno. Non tanto di più, poi rinnovava il suo debito. Erano gli anni del popolo dei Bot (emissione max 1 anno) e dei CCT (emissione max 10 anni) che assieme rappresentavano il 90 % del debito. L'inflazione era alta, i tassi anche, e chi si impegnava nel sottoscrivere gli strumenti aveva un profilo corto. C'erano aziende (soprattutto la grande distribuzione) che lucravano solo per via del credito di fornitura e per gli investimenti in Bot trimestrali delle eccedenze di cassa.
Mai avuto l'Italia, che mi risulti, difficoltà nella collocazione.

Ora invece , a quanto pare, le difficoltà ci sono:
Ben due aste Btp per specialisti su tre ieri (15/12/2008) sono andate deserte, mentre la terza ha visto una richiesta di solo poco più di un terzo dell'ammontare offerto. Un buco nell'acqua insomma per il Tesoro, che non è riuscito a collocare la 6° e 7° tranche da 150 milioni di euro.


Il fatto è che dal 1982 ad oggi la durata media del prestito è passata da 1 anno a quasi 7 e coi tassi attuali manca l'appeal e probabilmente anche una ragionevole distribuzione della liquidità tra i sottoscrittori.
Nel 1982 gli strumenti principali erano BOT (60 %) e CCT agganciati ai rendimenti dei bot (30%).
Oggi
gli strumenti principali sono i BTP (tasso fisso o leggermente indicizzato in quota minore) per il 65 % dell'intero debito, mentre i CCT (e CTZ ) e i Bot rappresentano 14% e il 15% percento delle emissioni totali. I tassi sono bassissimi e il rischio e l'avversione al rischio aumentano costantemente.
Delle due l'una , o si alzano i tassi di interesse sul debito o si muta almeno la struttura del debito, perchè 7 anni mediamente son troppi. O entrambi, non c'è scampo.

Strumenti del Debito Pubblico
Composizione negli anni

Fonte : Dipartimento del Tesoro Italiano

I grafici sono interessanti, anche se implicitamente conosciuti. I BTP rappresentano l'allungamento del debito, i BOT l'accorciamento (non l'entità , che in Italia dal 1982 è costantemente cresciuta). Le emissioni dei Bot sono costantemente calate, quelle dei BTP cresciute.
Le due curve percentuali si incontrano tra il 1992 e il 1994, anni in cui il governo Amato e i 3 ex banchieri d'Italia al governo della Repubblica (Ciampi, Dini, Carli) decisero di consolidare il debito e allungarne la durata diminuendo al contempo l'indicizzazione degli strumenti a favore del tasso fisso di periodo più lungo. Il fiato era corto (non cortissimo come nell'82, bisognava trovare ossigeno. La triade di Banca Italia ci riuscì.
Fu una bella e abile mossa, inevitabile vista la situazione economica e politica. Nell'agosto 1992 la Borsa italiana ai suoi minimi, scambiava 40 miliardi di lire ovvero 2 milioni di euro. Eravamo conciati male, malissimo.

Il dubbio è se oggi siamo messi molto meglio (del 1992 e del 1982). Non si sa quanto questa politica dei tassi bassi potrà durare, ma è lecito pensare che le curve della composizione dei titoli di stato si invertirà: nessuno oggi come oggi se la sente di prestare a 7 anni , sopratutto perche teme che già due sono un bel azzardo al 3,7 % l'anno (quando va bene, visto che un btop trentennale rende poco pi' del 4%).
O si ritorna a maggiori emissioni a breve o a quelle indicizzate, perchè piuttosto che i rischi espliciti (inflazione, emittenza) con simili tassi il sottoscrittore preferisce il materasso. Difficile pensare che l'Italia , sotto ombrello UE, possa fallire, ma difficile anche attendersi che i sottoscrittori facciano la fila. Del resto anche in Germania la cosa non è semplice, visto che un'asta dei Bund a dicembre è andata deserta. Insomma in tutto il mondo i sottoscrittori sono perplessi, o in difficoltà, e probabilmente il differenziale di 1 punto tra BTP e Bund non è ritenuto sufficiente perchè si assista alla calca agli sportelli del Tesoro, anche se l'aria che tira nel mondo è simile a quello di una economia di guerra.
Non ancora reale, ma finanziaria e valutaria sicuramente.

Occorre resistere alle sirene dei tassi bassi, nel 2009 stretti da mega collocoazioni statali in tutto il mondo le cose cambieranno. Quindi stare corti di duration, perchè qui il dicastero economico nostrano sta bluffando alla grande e si interroga.

Sic !, purtroppo...



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