Metalogo sull' Erotismo

(risposta ad una polemica su donne e borsa)


Alice: Scusa papà ma cosa sono i beni durevoli ?
Papà: Sono tutte quelle cose che non si logorano tanto presto. Il frigorifero, l'automobile, la casa....
A: che vuol dire non si logorano ?
P: che si consumano piano e che puoi utilizzarli più volte durante la vita per ottenere qualcosa che ti fornisce piacere. Un frigorifero puoi usarlo per il piacere di conservare il gelato, molte volte. Il gelato invece quando l'hai mangiato non c'è più.
A: allora è meglio avere i beni durevoli, così c'è una soddisfazione piu lunga nel tempo... però ora che ci penso quando abbiamo comperato la cameretta ero molto contenta, poi dopo pochi giorni non dico che non mi piacesse più, ma mi ero quasi abituata e a volte avevo il dubbio che non fosse proprio quello che mi piaceva, anche se la mattina mi piace stare a letto.
P: Beh questa incertezza capita spesso. Però forse dobbiamo distinguere tra i beni durevoli e come il frullatore che rinnova il piacere della bibita e i beni immateriali , quelli contro cui se picchi la testa non provi un gran dolore o senti un tocco, che danno un piacere che si rinnova realmente sempre.
A: come i gelati !
P: centrato ! ma anche la roba da mangiare in generale. Ma c'è anche qualcos' altro...
A: insomma mi stai dicendo che la roba da mangiare anche se si consuma è un bene realmente durevole, o sbaglio?
P: dici giusto. Mangiare, a meno di essere ammalati, dà sempre piacere. Avere il giradischi dopo un po’ stufa anche se fa spesso piacere sentire la musica. Insomma l' automobile dura molto e dà il piacere della guida, la cameretta il piacere di dormirci : tutte e due queste cose però dopo un po’ deludono e stufano. Il mangiare non delude mai (a meno che sia cattivo). Però c'e anche un'altra cosa che dà sempre piacere e non dà delusione, ma di questo ne parleremo quando sarai più grande.
A: .... ! devo farti una confidenza papà .... insomma ....., mamma dice che sono diventata una signorina... è capitato stamane .... ecco l'ho detto !
P: cioè, vuoi dire ...?... Bene Alice sono contento, ora sei quasi grande...., ma hai solo 10 anni mezzo !!!
A: Mamma dice che sono un po’ precoce, infatti sono tra le prime a cui capita nella classe ! Quindi me lo puoi dire, tanto ho capito sai !, me l'hai spiegato l'altra volta per la lezione di scienze e Nicola. ...So cos'è un 'erezione.
P: !!!??? , accidenti a te, sai comèè, ma non cos'è ! vediamo se riesco a spiegartelo visto che sei grande.
A: non ti capisco, perché prendi i grafici?
B: Stai un po’ zitta! Guarda qua questo grafico fino a marzo e dimmi cosa vedi.
A: Una linea che cresce su sù. Ma dai ! ho visto delle foto, non sono mica scema !. Però non capisco come succeda. Ti ricordi quando ero piccola e la mattina mettevo la testa tra le tue gambe in bagno per venire a sbirciare quando facevi la pipì? che ridere papà !!!, anche adesso mi viene da ridere.. com' era ridicolo, ma mica è come il grafico !
P: senti impertinente se stai un po’ zitta, magari mi spiego. Ti ricordi a febbraio in che stato era papà ?
A: certo, eri felice come una pasqua. Eri tutto eccitato e ridevi a crepapelle. Eri pieno di gioia, non ti sei nemmeno arrabbiato per la mia brutta interrogazione di inglese. Anzi erano parecchi giorni che eri felice. Ma forse non sei arrabbiato perché nemmeno tu lo conosci l'inglese.
P: Ecco , magari proprio felice no, ma ero pieno di gioia. Quel grafico in quei giorni mi faceva sentire contento e leggero, come se volassi. Un grande piacere .No , meglio, mi sentivo proprio un dominatore della Borsa.
A: non capisco...
P: ... avevo un piacere, Alice, un piacere un po’ particolare come se mi sentissi il re del mondo, anche se era una cosa temporanea, cioè sapevo che non sarebbe durata a lungo.
A: ma questo che c'entra con la mia domanda ? Anche a me capita quando quando rispondo bene alla maestra o riesco a ottenere ciò che voglio.
P: Quando si diventa grandi, a un certo punto si prova questo piacere e orgoglio di possedere il mondo, come mi hai visto in febbraio, e ci si pavoneggia un po’ con tutti. Ma c'è di più: in certi casi , con certe persone con cui è piacevole stare, questa gioia si rinnova sempre. Questo stato di felicità assomiglia un po’ al mangiare, dà un piacere che non delude e si rinnova sempre come il mangiare. Insomma è come il mangiare, un bene realmente durevole, che non annoia mai. In questi casi ci si sentè dei rè felici, non dei re dominatori.
A: Stai dicendo che quando stai con mamma ... è cosi ?
P: Con mamma è così, ma può accadere anche non con mamma...
A: ...ma papà !!!
P: beh Alice, lo so che è difficile ! La questione è la gioia. Se provi gioia non è importante con chi stai, perché ti senti un po’ la regina del mondo. E quando provi gioia in questi casi in genere non sei sola. Si è almeno in due con la stessa contentezza, in due spesso di sesso diverso ....contenti entrambi, e quando capita si vorrebbe continuasse sempre. Si ricomincerebbe subito da capo.
A: .... come quando Nicola mi segue ? che siamo felici in due anche se non ce lo diciamo ?,o come quando ho l'impressione di essere più forte di Antonio perché gli faccio fare quello che voglio anche se lui è più grande, ma meno furbo di me? o ancora come quando andiamo a pescare e ci abbracciamo come matti per la sorpresa di cosa abbiamo preso ?
P: Come tutte e tre le cose messe assieme , anche se separatamente si assomigliano. Si è felici perché si riesce a ripeterle e si rigenerano ogni volta tali e quali con lo stesso piacere. Questo questo accade abbiamo un bene "realmente durevole e rinnovabile". C'è un sacco di gente che guadagna soldi su queste cose. Da sempre, vendendo qualcosa che assomiglia a questa gioia. Mi pare anche siano quotate in borsa.
A: certo che sei strano e contorto papà. Ciò che è durevole in realtà tu dici non è realmente durevole e viceversa . Ciò che dura lascia insoddisfatti e ciò che svanisce rende sempre felici. Non ci capisco niente. Come può una cosa essere il suo contrario ?
P: lo so Alice sembra una gran confusione, ti dirò di più : c'è chi sostiene che questo non c'entra nulla né con la borsa né con l'economia. E sai perché ?
A: non ti capisco, ma dimmelo...
P: ...perché sembro fuori posto. Sembra che io predichi come un vecchietto nostalgico e non ho che un nick un po’ ridicolo. Però quel che ti ho detto non è mica roba mia: l'ha scritta,molto meglio, un economista , un signore che parla di scambi e ricchezze e ha scritto tanti libri. Si chiama Albert O. Hirshman, scriveva a Princeton e il suo libro è stato tradotto in italiano, perché anche da noi lo leggessero tutti.
A: ti capisco sempre di meno papà....ma sei una dolcezza !
P: questo è un altro nick * , lascia stare.
A: !!!!????
P: :-)


(* ) il nick a cui è alluso è sweetie (dolcezza), piuttosto acido nella prosa, che scatenò la polemica sostenendo che in un sito di borsa si deve parlare solo ed esclusivamente di borsa, e che non si investe se non si conosce l'inglese. Era un trader di commodities.

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