Bolle

(le bolle speculative e la loro bellezza)


ALICE: Sempre con i tuoi grafici !
PAPÀ: lascia stare Alice, è un momentaccio ...
A: perché ? è successo qualcosa , ti si sono scompigliati ?
P: no, è scoppiata una bolla e siamo tutti tesi
A: capisco, però scusa quando io faccio le bolle di sapone lo so che poi scoppiano !
P: questo è vero, ma perché le fai se sai che poi scoppiano ?
A: perché mi piace vederle volare. Io soffio nella cannuccia e ai primi tentativi nemmeno si formano. Escono solo delle goccioline. Insomma non si gonfiano. È come se le bolle volessero farmi un dispetto...
P: Alice ... ! lo so che quando eri piccola ti dicevo che pioveva perché gli gnomi idraulici in montagna si irritavano e starnutivano. Era una balla, ma che le bolle ti facciano dispetti ...!!
A: ... ma nooo. !.. volevo dire che all'inizio bisogna stare molto attenti per fare le bolle. Ci deve essere la giusta quantità di sapone, altrimenti non vengono e la cannuccia spernacchia. Ma poi con un po’ di attenzione si riesce a farle per bene...
P ..e allora ?
A: allora la bolla si gonfia prima alla svelta e poi piano piano, come una cicca americana. Cerco di farle più grandi che posso anche se durano di meno. La cosa più bella sono i colori e quando si staccano dalla cannuccia. Cominciano a ruotare lentamente e sopra la superficie si muovono i colori che galleggiano con loro nell'aria ...
P : come il latte quando gli metti il cacao e lo mischi piano che fa quelle spirali ?
A: no è molto più bello. I colori sono all'inizio più vivaci e poi via via più scuri o annacquati. Poi si fanno come dei buchi nella bolla, come delle smagliature. Sai, quando mamma si lamenta delle sue calze che si strappano...
P: non parliamo di quelle di mamma, mi pare che i tuoi collant siano pieni di questi poetici strappi !
A: Uffa ! non è colpa mia se devo fare presto la mattina per andare a scuola...
P: ...alzati prima ! ma continua con le bolle, via....prima o poi si rompono...
A: È vero, ma ti dicevo il bello è cercare di farle durare il più possibile e aspettare che scoppino. Poco prima che esplodano i colori diventano molto più forti e non riesco mai a capire esattamente quando avverrà il poff ! È come se sperassi che non accada mai, e ogni volta ne resto sorpresa, ecco quello che mi piace è proprio quell'attimo. È come se all'improvviso svanisse una meraviglia e mi viene la nostalgia ...
P: ... non capisco. Ti piace la bolla o quando scoppia ? È come se ti piacesse restare delusa più che ammirare i colori !
A: questa è una cosa difficile. Quando i miei amici mi fanno i dispetti , cioè cercano di romperle appena le faccio, allora mi arrabbio. Allora li scaccio e continuo a farle girata dall'altra parte. Credo mi piaccia vederle vivere, non è solo un gioco con gli amici.
P: Questa è una cosa interessante. Tu gonfi la bolla e poi è come se fosse un po’ una cosa tua, che sai che sparirà. La vedi ondeggiare e la tieni su con la mano o l'accompagni con un leggero soffio, più che puoi, e quindi attendi quando svanirà, ma resti delusa quando capita ?
A: non proprio delusa, molto sorpresa . Se la bolla resiste molto sono contenta, è come se avessi uno dei miei topini in tasca che si muovono e mi fanno solletico. Ecco ! provo una specie di solletico in testa con le bolle e quando appaiono le smagliature mi sento tutta tesa ed eccitata perché so che le bolle stanno per svanire...
P: questo punto proprio non riesco a capirlo e ' come se tu facessi le bolle per ucciderle...
A: ma papà cosa dici !!! Le faccio per vederle crescere e vivere, so solo che poi scoppiano e allora mi resta il ricordo dei colori e dei movimenti che mi attirano. Poi ne faccio altre...
P: hai mai provato a mettere i topini dentro una bolla e vedere se la rosicchiano ? magari piace anche a loro ?
A: sei il solito ! ma come vuoi che facciano dei topini a galleggiare dentro la bolla ?
P: beh , usi una cannuccia piu grande , una specie di anello e gli fai la bolla sopra, sai come fanno vedere al circo , cosi la bolla si forma e il topino resta appoggiato al piano. Certo che magari volano assieme ...
A: sì , poi non guardo più la bolla e sto a vedere cosa fa Max, ma dai .... che gusto c'è ? Max che vola poi !! Mi sa che mamma ha ragione, sei un po’ matto.
...
P: Senti questa . C'era un tizio che si divertiva a fare gabbie speciali per i piccioni per costringerli a fare le cose più strane: gli dava da mangiare in un certo modo per vedere come si comportavano, tipo gli faceva cadere del cibo ogni mezz'ora in gabbia per molti giorni e dopo un po’ di tempo il piccione si abituava ad un tic. Per esempio se molto spesso, quando sbatteva le ali, cadeva anche il cibo allora imparava a sbattere le ali ogni volta che voleva la granaglia , sbatteva apposta le ali perché il cibo cadesse, capisci? . Altri piccioni invece zampettavano con una sola gamba, altri, sempre per il cibo, avere il cibo ruotavano solo a destra. Insomma in breve le gabbie dopo un po’ erano piene di piccioni con i comportamenti più strambi che chiedevano il cibo con le contorsioni più strane. Magari Max con una bella gabbietta piena di colori tenui invece diviene felice ? E quando una bolla scoppia resta sorpreso come te, o forse restando deluso corre a fare le moine a Rosita...
A: ma papà esiste davvero quel tizio che fa quelle cose orrende ai piccioni ?
B: esiste sì, si chiama Skinner. Ma non è che voleva torturarli. Voleva capire come facessero a imparare. Però in effetti non piace nemmeno a me pensare a tutti quei piccioni infelici.
...

A: Questa storia mi ha fatto diventare triste ... butta quei grafici e facciamo le bolle assieme, magari sul naso di Max per vedere se starnutisce , ti va?
P: È una buona idea...però poi asciughi tu per terra; sai com'è, non vorrei che mamma si arrabbiasse ! Io scelgo la cannuccia verde. Usiamo il sapone di Marsiglia ?

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