Convinzioni ragionevoli su Rignano Flaminio


A Rignano si è assistito ad una forma di contagio preoccupante per vastità e coinvolgimenti sociali. Nato probabilmente da poche persone, il contagio si è allargato a dismisura per inerzie, inettitudini di ogni specie, interessi di eccesso d'amore (ci sono, ci sono!), incapacità dei consulenti, approssimazioni dell'inchiesta e si è gonfiato grazie alla incapacità logica e supponenza professionale dei mediatori dell'informazione.
Non escludo che un nucleo minimo di verità possa esserci e che qualche abuso, più probabilmente maltrattamente psicologico ci sia stato nella scuola, ma soffiare su queste ansie e angosce nel modo sproporzionato e acritico o dilettantesco in cui è stato fatto è da perfetti deficenti. Il risultato evidente è un maltrattamento collettivo in cui i bimbi son rimasti ancora più sconvolti: quelli dei denuncianti e dei denunciati e di quelli che c'entravano niente.

Di seguito nei post trovate una descrizione plausibile di come l'allarme tra pochi, possa allargarsi e infiammarsi tra molti, ad opera del criminologo Francesco Bruno.

Ovvero, la parola a tambur battente sui media fa più danni dello star zitti. E il sitema di informazione questa semplice verità non l'ha capita, anzi i singoli responsabili dei servizi oltre che delle linee editoriali, hannno semplicemente ignorato il dovere della cautela e la deontologia che la professione esigeva, accreditando in toto la versione degli inquirenti, quando solo qualche verifica superficiale avrebbe potuto per lo meno rivelare un impianto accusatorio generico , dubbio o fumoso già nella sua apparente complessità.
Ha ignorato il sistema dell'informazione, che esistevano altri casi analoghi nel mondo e sopratutto in Italia, costruiti su identici canovacci.
La tesi dell' incredibile (che tanti pur colpevolisti di primo acchito han commentato proprio così, usando l'argomento per rafforzarene la presunta verità) non e' stato sondato per parecchi giorni, inducendo ad accreditare fin da subito la morbosa idea che l'incredibile si fosse effettivamente realizzato.

Mi domando che sarebbe accaduto, in questa ossessione di veline, se mai un uomo politico o un magistrato avesse asserito di aver visto sbarcare omini verdi da una lontra gigante posatasi sulla cupola di San Pietro.
Non asserisco che, come spesso si sostiene sia tutta colpa della stampa, asserisco che in questa vicenda di pedofilia nelle scuole la stampa ha sicuramente contribuito con la sua scarsa criticità ad alimentare un fuoco che già a stento sopiva sotto Rignano. Tutti nell'informazione si aspettavano accadesse qualcosa del genere fin dall'ottobre del 2006, tutti hanno dato per sconatato fosse accaduto.
Questo comportamento incosciente ha contributo notevolmente a far dilagare quella che (nel suo complesso e in rapporto alle accuse originarie) si sta rivelando ben più di una leggenda metropolitana meritevole di battute e sarcasmo. I sintomi di questa profezia che si autoalimenta non solo si sono propagati nei Comuni vicini al presunto avvenimento, ma hanno fatto crescere improvvisamente le denunce telefoniche di abusi sessuali a telefono azzurro.
Che queste denunce aumentino in una settimana o poco piu' fino a raddoppiare mi pare assolutamente indice di una forma di isteria collettiva e di panico. (rammentare quanto son scarsi i casi di denuncia di simili violenze in Italia).

Nota : a seguito della Sentenza del Tribunale del Riesame si può ben dire che l'inquirente ha trovato quel che probabilmente insistitamente cercava, cioè la realizzazione di una probabilità zero di trovare elementi congiunti di un teorema statisticamente impossibile:
- 6 individui, nello stesso luogo fisico ma fuori della famiglia , che fossero contemporaneamente in parte satanisti e/o in parte maestri e/o in parte pedofili e in parte porno pedofili e in maggioranza femmine pedofile, ma in parte anche pornopedofile, tutti o parzialmente colpevoli di qualcosa o di tutto.
Una incrocio insiemistico veramente pazzesco e di cui il Tribunale si è immediatamente reso conto anche per la pochezza dei riscontri oggettivi.

La mia idea personale , ventilata anche da altriosservatori del caso Rignano, è che dal punto di vista dell'informazione oltre questo accecamento ideologico si sia sommato un embrione organizzativo (vedere sopra per questo) di tipo quasi fanatico che è divenuto anche in alcuni casi referente e consulente per i giornalisti in questa faccenda, rafforzando in un abbaglio gigantesco per una questione che in sè è statisticamente ridicola, ma solleva individualmente un grande senso di sdegno e timore.

Moralino finale

Però è uno sdegno ingiustificato, probabilisticamente e fattualmente, che potrebbe essere meglio indirizzato. Le poche e truci foto di abusi sessuali (ma anche tante se volete) sui minori rappresentano un fenomeno che è ridicolo solo al pensiero delle guerre ed efferatezze commessi , sempre sui minori, quotidianamente in tutte le guerre del pianeta. Questo sì è statisticamente rilevante; come la povertà che li martirizza, sarebbe degno di slancio di solidarietà ben più di tutte le chiacchiere di complotti internazionali pedofili che come ordalie calano sul nostro paese.

La pedofilia in confronto allo strazio delle guerre è una vera cazzata , meriterebbe una attenzione nulla a confronto del resto che esigerebbe un impegno emotivo di gran lunga superiore.

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