Da Napoli a Wall Street



Si calcola che solo negli Usa questa crisi abbia comportato uno sforzo finanziario da parte della Fed e del Tesoro , per strumenti a termine e nazionalizzazioni di varia natura, attorno ai 1250/1500 miliari di dollari immessi nell'arco di un anno.
Sono sparite grandi banche si è affossato il sitema delle banche di affari .

La notizia più ghiotta, attorno a cui le borse hanno prontamente reagito è tuttavia un'altra: la ventilata costituzione di un veicolo finanziario statale simile alla Resolution Trust Corp, che rilevò le Casse di Risparmio in difficoltà nella seconda metà degli anni Ottanta , approvato nel 1989, e che pose fine alla bolla speculativa immobiliare Usa di allora.

In altre parole una istituzione che si accollerà carta finanziaria pessima e la smercerà ordinatamente nel tempo, o se si preferisce in termini crudi, l'istituzione di un fondo che si accollerà i debiti dei grandi e irrimediabili malati, facendo pulizia tra tanta immondizia.

Nel 1989 a seguito dell'approvazione dell' RTC si avviò un semestre di rialzodi borsa e prese l'avvio l'onda che continuò, di rialzo in rialzo, sul DJ fino al 2000.

La notizia ha già fatto impennare le Borse di tutto il mondo, vivere in un mondo senza debiti (o con debiti garantiti) in fondo piace a tutti.

Napoli, la spazzatura tolta dalle strade, sbarca euforicamente a Wall Street.

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